Bambini e dentista: quando fare la prima visita?

Avere un bambino mette improvvisamente i neo-genitori di fronte alla responsabilità della salute di un altro essere umano, e le cose da tenere sotto controllo sono veramente tante.

Tuttavia, spesso i denti non sono considerati come un elemento di cui preoccuparsi, e vengono presi in considerazione unicamente durante i periodi in cui spuntano dalla gengiva.

In realtà, l’igiene e la salute orale sono importanti per un bambino in età pre-scolare esattamente come lo sono per un adulto. Infatti, come per un adulto la carie è una vera e propria malattia infettiva che, se trascurata, può produrre un’infezione.

Per tutto ciò sarebbe importante non ritardare troppo la prima visita dentistica del bambino: ma qual è l’età giusta?

L’età giusta per andare dal dentista.

Portare il proprio bambino da un dentista pediatrico anticipatamente rispetto alle abitudini comuni (di solito si fa durante i primi anni delle scuole elementari) comporta molti vantaggi:
  • Il bambino prende confidenza con l’ambiente dello studio dentistico, con la strumentazione e con i professionisti presenti;
  • I genitori stessi ricevono molti consigli utili sull’igiene orale del figlio;
  • Si evita che la prima visita dal dentista nella vita del bambino sia in un’occasione di emergenza, aggiungendo allo stress del dolore ai denti, lo stress di essere trasportati in un ambiente totalmente sconosciuto e pieno di persone e strumenti mai visti prima.
Quindi l’età giusta è probabilmente da fissare attorno ai 3-4 anni di età, durante gli anni dell’asilo. A quest’età il bambino di solito è molto curioso e prenderà facilmente confidenza con l’ambiente, sarà in grado di capire i primi semplici consigli da parte del dentista e soprattutto saprà tenere aperta la bocca gli istanti necessari per una controllata ai denti.

Nell’attesa della prima visita...

Negli anni che precedono questo primo importante passo nel percorso che condurrà il bambino a saper mantenere puliti i propri denti senza l’intervento dei genitori, va tenuto presente che oggi i bambini hanno mediamente una dieta molto zuccherata, il che è la prima causa delle carie in età infantile:
  • Il 3% dei bambini italiani da 0 a 2 anni presenta almeno una carie;
  • La percentuale raddoppia al 6% nei bambini tra i 2 e i 3 anni (entro i 3 anni la maggioranza dei bambini ha già presenti in bocca i 20 denti dal latte);
  • La percentuale sale ancora raggiungendo il 15% tra i bambini in prima elementare.

È quindi fondamentale che i genitori comincino ad applicare le buone pratiche di igiene orale fin dai primi mesi di vita del bambino:
  • Dalla comparsa dei primi dentini impostare l’abitudine di lavarsi i denti due volte al giorno, la mattina e la sera; rendere questo momento un gioco (per esempio lo spazzolino può diventare un trenino o un razzo spaziale...);
  • Controllare attentamente quando il bambino si lava i denti, per non rischiare che si faccia male. Lavarsi i denti è un gesto complesso e una persona mediamente diventa autonoma solo attorno agli 8 anni;
  • Usare spazzolini per l’infanzia, con la testina molto piccola e le setole morbide. Non usare dentifrici al Fluoro fino ai 18 mesi, poi dentifrici per bambini con ridotto contenuto di Fluoro (i bambini di solito ingeriscono il dentifricio, se fosse al Fluoro potrebbe darsi il rischio di Fluorosi, ovvero l’eccesso di Fluoro).
  • Limitare i cibi zuccherati, soprattutto se appiccicosi;
  • Non far prendere l’abitudine del ciuccio zuccherato o al miele per calmare/addormentare il bambino.
Quali sono i bambini più a rischio di avere una carie?

Ci sono essenzialmente due elementi che aumentano sensibilmente il rischio carie:
  • Il fattore ereditario, ovvero  genetico; i genitori che sanno di avere avuto o avere ancora numerose carie è bene che prestino un’attenzione doppia alla salute orale della prole;
  • Il fattore socio-economico.

L’ortodonzia per bambini.

È importante anche che un ortodontista controlli abbastanza presto (attorno ai 5-6 anni) come si sta svolgendo la crescita delle ossa della testa del bambino e le posizioni in cui sono i denti da latte e i primi denti permanenti.  Per esempio, la perdita anticipata di un dente da latte, potrebbe far perdere la “guida” al dente permanente sottostante, facendolo erompere dalla gengiva in una posizione sbagliata.

Tra l’altro questo è un motivo molto valido per curare anche le carie dei denti da latte nonostante siano dei “denti a perdere”, cioè destinati ad essere sostituiti.

In generale più della metà delle persone necessita dell’ortodonzia durante gli anni della fanciullezza prima e dell’adolescenza poi; identificare precocemente l’eventuale problema ortodontico (come il “palato stretto”, facilmente curabile durante l’infanzia), è il primo passo per una terapia ortodontica – ovvero l’apparecchio - efficace.
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