Come pulire la nostra lingua
La lingua è il luogo ideale per la moltiplicazione di molte specie di batteri. Come pulirla nel modo corretto?
La lingua è il luogo ideale per la moltiplicazione di molte specie di batteri. Durante il giorno, i frammenti di cibo alimentano la crescita di batteri e placca sulla lingua così come sui denti. Tuttavia, molte persone tralasciano di occuparsi della lingua, rendendo meno efficace l’igiene orale. In questo modo i batteri e la placca si trasferiscono in breve tempo dalla lingua ai denti, rendendo meno efficace lo spazzolamento. Inoltre, è bene sapere che i processi metabolici dei batteri producono come elemento di scarto dei composti volatili solforati, che sono tra i principali responsabili dell’alito cattivo.
Lo spazzolino
Dopo aver usato lo spazzolino (2 volte al giorno per 2 minuti) sulle arcate dentali, è il momento di dedicarsi alla lingua. Purtroppo la zona più importante da pulire è quella più scomoda, ovvero quella retrostante dov’è sempre concreto il rischio di attivare il riflesso involontario del vomito. Un po’ di allenamento e s’imparerà fin dove spingersi e quando fermarsi.
La vita batterica avviene su tutta la superficie della lingua, ma soprattutto sulla parte posteriore, quella più vicina all’epiglottide; è un habitat perfetto e nascosto per le colonie di batteri. Si calcola che solo un quarto dei composti solforati si elimini spazzolando i denti; il restante non viene intaccato a meno che non si effettui una pulizia linguale.
Molti spazzolini sono anche dotati di un dorso appositamente disegnato con delle sottili lamelle che possono essere utilizzate sulla lingua al posto delle setole.
Il raschietto
Sono in commercio dei “netta-lingua” o “raschietti pulisci-lingua” di varie forme e colori. Con questi strumenti si può pulire efficacemente la lingua partendo dal fondo per arrivare alla punta. È uno strumento da utilizzare con un minimo di perizia e che si padroneggia già dopo due-tre volte. Il suo principale vantaggio è che avendo una superficie di contatto ampia, bastano uno o due passaggi per pulire l’intera lingua.
Quante volte pulire la lingua?
Per assicurarsi di tenere sotto controllo il livello batterico nel cavo orale è meglio pulire la lingua due volte al giorno. Quindi di norma dopo ogni spazzolata dei denti, e comunque sempre alla sera prima di andare a letto. La notte è un periodo di molte ore in cui la salivazione diminuisce e i batteri crescono esponenzialmente. Quindi lavarsi bene denti e lingua alla sera diminuisce anche il rischio di risvegliarsi con l’alito pesante.
L’unica vera avvertenza, che vale anche per i denti, è quella di non esagerare con la durata e la pressione esercitata con lo spazzolino o il pulisci-lingua. Così come si rischia di rovinare lo smalto, anche la lingua può danneggiarsi se non viene trattata con accortezza. Se si applica troppa forza, la lingua, che è un organo molto delicato, rischia di infiammarsi. In questo caso basterà sospendere la pulizia, aspettare che in qualche giorno i tessuti guariscano, e poi ricominciare la pulizia ma con un approccio molto più delicato.
Lo spazzolino
Dopo aver usato lo spazzolino (2 volte al giorno per 2 minuti) sulle arcate dentali, è il momento di dedicarsi alla lingua. Purtroppo la zona più importante da pulire è quella più scomoda, ovvero quella retrostante dov’è sempre concreto il rischio di attivare il riflesso involontario del vomito. Un po’ di allenamento e s’imparerà fin dove spingersi e quando fermarsi.
La vita batterica avviene su tutta la superficie della lingua, ma soprattutto sulla parte posteriore, quella più vicina all’epiglottide; è un habitat perfetto e nascosto per le colonie di batteri. Si calcola che solo un quarto dei composti solforati si elimini spazzolando i denti; il restante non viene intaccato a meno che non si effettui una pulizia linguale.
Molti spazzolini sono anche dotati di un dorso appositamente disegnato con delle sottili lamelle che possono essere utilizzate sulla lingua al posto delle setole.
Il raschietto
Sono in commercio dei “netta-lingua” o “raschietti pulisci-lingua” di varie forme e colori. Con questi strumenti si può pulire efficacemente la lingua partendo dal fondo per arrivare alla punta. È uno strumento da utilizzare con un minimo di perizia e che si padroneggia già dopo due-tre volte. Il suo principale vantaggio è che avendo una superficie di contatto ampia, bastano uno o due passaggi per pulire l’intera lingua.
Quante volte pulire la lingua?
Per assicurarsi di tenere sotto controllo il livello batterico nel cavo orale è meglio pulire la lingua due volte al giorno. Quindi di norma dopo ogni spazzolata dei denti, e comunque sempre alla sera prima di andare a letto. La notte è un periodo di molte ore in cui la salivazione diminuisce e i batteri crescono esponenzialmente. Quindi lavarsi bene denti e lingua alla sera diminuisce anche il rischio di risvegliarsi con l’alito pesante.
L’unica vera avvertenza, che vale anche per i denti, è quella di non esagerare con la durata e la pressione esercitata con lo spazzolino o il pulisci-lingua. Così come si rischia di rovinare lo smalto, anche la lingua può danneggiarsi se non viene trattata con accortezza. Se si applica troppa forza, la lingua, che è un organo molto delicato, rischia di infiammarsi. In questo caso basterà sospendere la pulizia, aspettare che in qualche giorno i tessuti guariscano, e poi ricominciare la pulizia ma con un approccio molto più delicato.