Il Mese della Prevenzione Dentale: come prevenire l’erosione dello smalto dentale.

Lo smalto è un minerale di Calcio che riveste completamente la parte normalmente visibile del dente.

Il Mese della Prevenzione Dentale: come prevenire l’erosione dello smalto dentale.

Eccoci giunti all’ultima puntata della serie dedicata alla prevenzione che ci ha accompagnato per tutto il 42° Mese della Prevenzione Dentale. Abbiamo intrapreso un viaggio tra 5 importanti argomenti a proposito di come l'Odontoiatria Preventiva può aiutarci concretamente a vivere meglio e a risparmiare tempo (e denaro) che altrimenti andrebbe impiegato nell’affrontare delle cure dentistiche.

Oggi capiremo come prevenire l’erosione dello smalto dentale.  

Uno scudo per i nostri denti.  

Lo smalto è un minerale di Calcio che riveste completamente la parte normalmente visibile del dente. È un materiale traslucido, che protegge lo strato più interno, la dentina (un tessuto poroso, giallognolo e molto sensibile). Grazie alla sua trama cristallina lo smalto è più duro delle normali ossa; viene creato per ciascun dente una volta sola nella vita. L’amelogenesi (il nome scientifico del processo di formazione dello smalto) dei denti da latte comincia molto presto,  già alla quinta settimana di gestazione; nel momento in cui viene al mondo, solitamente un bambino ha già tutti i suoi bianchissimi 20 denti da latte nascosti sotto la gengiva!

No, lo smalto (purtroppo) non ricresce

Come abbiamo detto, lo smalto è un vero e proprio guscio che mantiene al sicuro l’interno vitale del dente; tuttavia non è “vivo”, cioè non contiene cellule come succede, per esempio, con le ossa. Per questo motivo lo smalto non può né rigenerarsi né ripararsi in seguito, per esempio, ad una frattura. L’aspetto positivo è che in questo modo la sua superficie minerale cristallina garantisce
la durezza necessaria per proteggere il dente.

In pratica possiamo pure considerare lo smalto come un tesoro che ci viene donato al all’inizio della nostra vita e che dobbiamo riuscire a conservare il più a lungo possibile. Lo smalto per certi versi è simile ad una montagna, fatta di roccia che nel corso delle ere si erode progressivamente fino a diventare sabbia; così lo smalto dentale si assottiglia progressivamente nel corso della nostra vita ma, al contrario delle montagne, possiamo fare molto per ridurre e limitare questa erosione.

Vediamo come:
  • Digrignare i denti: il Bruxismo, ovvero digrignare inconsciamente i denti per ragione nervose (soprattutto di notte), è il pericolo n° 1 per il nostro smalto; se non vi si pone rimedio – per esempio con un bite protettivo -  può condurre addirittura alla caduta dei denti. Purtroppo è difficile che una persona si accorga da sola di soffrire di bruxismo e anche per questo sono importantissime le visite di controllo periodiche dal dentista, che nel caso noterà subito un consumo anomalo sulla superficie occlusale dei denti.
  • Alimenti e bevande acide: gli acidi, contenuti in molti cibi e bevande, se non rimossi rapidamente con un flusso di acqua, hanno il potere di sciogliere i cristalli di Idrossiapatite (il nome del minerale di Calcio di cui è fatto lo smalto): questo processo d’indebolimento si chiama demineralizzazione, e viene contrastato dalla rimineralizzazione apportata dalla saliva.
  • Masticazione: è la fonte di usura più costante nel tempo, inevitabile ed, in un certo senso, “naturale”. D’altronde, non masticare (e, per esempio, mangiare solo cibi molli) avrebbe effetti ben peggiori sulle ossa e i muscoli della bocca. Tuttavia, pur continuando a masticare senza paura, c’è un modo per ridurre il rischio di un consumo eccessivo dello smalto: non utilizzare mai i denti per aprire i tappi delle bottiglie o simili, non masticare il ghiaccio, non rosicchiare nervosamente penne e matite, e via dicendo per tutte quelle occasioni in cui avremmo voglia di impiegare i denti per cose che non sono commestibili.

Erosione dello smalto: come prevenirla

L’igiene orale si occupa a 360° del mantenimento in salute dei denti naturali, e quindi anche di come preservare uno smalto sano:
  1. L’igiene alimentare: è (anche) una questione di acidi: bevande gassate, bibite energetiche per sportivi, succhi, agrumi e altri frutti, integratori di Vitamina C... non sono poche le bevande e gli alimenti molto acidi per il nostro smalto. Ovviamente, e pensiamo soprattutto alla frutta, non è certo corretto eliminare questi alimenti dalla dieta, dato che apportano molti nutrienti salutari, ma è comunque importante essere consapevoli degli affetti nocivi di un pH orale troppo basso sullo smalto dentale (e sul resto della bocca). Ecco come porvi rimedio:
  • Concludere sempre i pasti con un bicchiere d’acqua. Anche, per esempio, dopo aver bevuto una cola.
  • Non usare mai lo spazzolino subito dopo i pasti, soprattutto se contenevano alimenti acidi (come le fragole o l’ananas): nei minuti successivi lo smalto è temporaneamente “ammorbidito” e lo spazzolino rischierebbe di danneggiarlo. In questi casi è sempre meglio aspettare almeno mezz’ora (e intanto risciacquare con dell’acqua).
  • A volte è meglio la cannuccia per le bevande elencate qua sopra; la cannuccia riduce di molto il contatto tra denti e la combinazione di zuccheri e acidi contenuta nelle bibite. 
2. La saliva, una preziosa alleata: la saliva, come anticipato, ha la capacità di rimineralizzare lo smalto intaccato dagli acidi. È importante, quindi, che avvolga sempre i nostri denti. È quindi necessario mantenere un’adeguata secrezione di saliva rimanendo idratati e, alla bisogna, stimolandone la produzione masticando una gomma senza zucchero.
3. Durezza dello spazzolino, non affidiamoci al caso: spazzolare i denti troppo energicamente e con eccessiva frequenza può comportare un’erosione precoce dello smalto dentale, in special modo se lo spazzolino ha le setole dure. Per la scelta dello spazzolino è meglio non affidarsi al caso, ma chiedere un consiglio al nostro dentista, che con la sua esperienza valuterà le condizioni delle nostre gengive, la nostra predisposizione all’accumulo di placca e infine ci potrà dire qual è la durezza di spazzolino più adatta a noi.
4. Reflusso gastro-esofageo: è un disturbo molto frequente che prima o poi coinvolge circa un terzo degli italiani.  Il reflusso avviene soprattutto nelle ore notturne e conduce nella bocca degli acidi molto potenti che, dato che spesso si sta dormendo quando succede, rimangono a contatto con i denti per molte ore, per di più in una bocca che di notte tende alla secchezza. In ogni caso, se ci si accorge del reflusso, è meglio evitare di lavarsi immediatamente i denti, proprio per evitare di danneggiare lo smalto.
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