Il Mese della Prevenzione Dentale: La prevenzione fatta a casa.
Oggi parleremo di come effettuare da soli un’efficace prevenzione dalle malattie orali.
Durante il mese di ottobre, in occasione del 42° Mese della Prevenzione Dentale, intraprenderemo un viaggio tra 5 importanti argomenti a proposito di come l'Odontoiatria Preventiva può aiutarci concretamente a vivere meglio e a risparmiare tempo (e denaro) che altrimenti andrebbe impiegato nell’affrontare delle cure dentistiche.
Oggi parleremo di come effettuare da soli un’efficace prevenzione dalle malattie orali.
L’igiene orale preventiva, un’illustre sconosciuta fino a pochi decenni fa, è principalmente una questione di abitudini personali. Una corretta routine quotidiana di pulizia e cura della bocca, soprattutto se assimilata già quando si è bambini, comporterà come premio, nel corso degli anni, una significativa riduzione delle malattie gengivali, delle carie o di altre patologie del cavo orale... in pratica una vita migliore. Di seguito elencheremo i 5 principali comportamenti che ognuno di noi deve assumere se vuole effettuare un’efficace prevenzione; sembrano tanti, ma sono tutti molto semplici!
Spazzolare bene i denti
Essere metodici nelle abitudini di prevenzione è fondamentale per assicurarne il successo; tutto ciò vuol dire che basta “sgarrare” di poco per inficiare il lavoro precedente. Infatti, in pratica basta un giorno senza spazzolare i denti per provocare un peggioramento della salute orale. Come mai?
L’imputata è la placca batterica, ovvero quella pellicola composta di batteri cariogeni (cioè che provocano la carie) che avvolge i denti e che se non viene eliminata ogni giorno usando lo spazzolino almeno due volte, alla mattina dopo colazione e alla sera prima di dormire, si accumula nella zona dei colletti dentali stratificandosi e formando il tartaro, un deposito mineralizzato (quindi molto duro) che non può più essere rimosso dallo spazzolino o dal filo interdentale (per eliminarlo è necessaria la pulizia dentale professionale eseguita da un dentista o da un’igienista dentale).
Lavarsi i denti prima di colazione, non dopo
Anche se è controintuitivo, molti dentisti consigliano di lavarsi i denti al mattino, appena svegliati; se invece, come d’abitudine per molte persone, ci si lava i denti subito dopo aver fatto colazione, le setole dello spazzolino incontreranno uno smalto dentale “ammorbidito” e più soggetto a danneggiarsi. Tutto ciò dipende dal fatto che la colazione tipica contiene cibi acidi e zuccherati (come i succhi di frutta) che abbassano il pH della bocca acidificandolo, e quindi indebolendo lo smalto dei denti. Non è una condizione permanente, perché la saliva, a patto che gli venga concesso il tempo di agire, con la sua azione regolatrice ripristina nel giro di alcuni minuti un ambiente orale dal pH più “neutro”. Al contrario, se ci si spazzola i denti subito dopo aver mangiato, si rischia di erodere lo smalto oltre le capacità della saliva di rimineralizzarlo. Quindi, nel caso si scelga comunque spazzolare i denti dopo colazione, è meglio attendere circa 30-40 minuti, dando tempo allo smalto dentale di riacquistare la sua durezza. Quello che si può fare subito dopo colazione, e in generale dopo ogni pasto (anzi, che si dovrebbe fare), è risciacquare la bocca con acqua fresca.
Il filo interdentale non è opzionale
Il filo interdentale va impiegato una volta al giorno, preferibilmente alla sera, prima di coricarsi per la notte. Ogni volta il filo dev’essere usato fino a quando non saranno ripuliti tutti gli spazi interdentali delle due arcate (di solito bastano 1 o 2 minuti), passando lungo i bordi dei denti fino ad arrivare, con molta attenzione, nella zona del colletto gengivale, cioè dove il dente spunta dalla gengiva. Per chi è ancora inesperto sarà facile ferire le gengive in questa zona, ma si tratta di infortuni di poco conto. Quello che più importa è acquisire una buona manualità, perché è proprio quella la zona che va più ripulita, dato che lì si annida la maggior parte della placca batterica.
Il filo andrebbe sempre usato prima dello spazzolino; in questo modo il Fluoro contenuto nel dentifricio riuscirà a penetrare nelle zone tra dente e dente, non più occluse da frammenti di cibo, rinforzando lo smalto dentale.
Il tabacco, un nemico anche della salute orale
Fumare tabacco – sigarette, sigari o pipa è uguale – è dannoso per la salute orale a causa della nicotina e delle sostanze chimiche che risultano dalla combustione e che entrano in contatto con i tessuti interni della bocca. Il tabacco inibisce le difese immunitarie e quindi favorisce la proliferazione dei batteri che ognuno di noi possiede all’interno della sua bocca. Proprio a causa di quest’azione nociva, il fumo è tra le principali cause della Gengivite e dello stadio più avanzato delle malattie gengivali, la Parodontite.
Anche il cancro orale (al 5° posto tra i tumori più diffusi in Italia tra i maschi nella classe di età tra i 50 e i 69 anni) vede il fumo, così come l’alcool, tra i fattori che ne aumentano il rischio d’insorgenza.
Indossare il paradenti durante lo sport
“Sport” vuol dire salute anche se a volte non è così per i denti degli atleti. Infatti, tra gli infortuni più frequenti che occorrono durante la pratica sportiva ci sono quelli ai denti. Gli urti con mazze, dischi, racchette, ostacoli di varia natura, i contatti fisici con altri giocatori, e le semplici cadute a terra causano ogni anno milioni di incidenti dentali tra gli sportivi di tutto il mondo. I denti più soggetti a danneggiarsi sono gli incisivi frontali ed bene notare come gli incisivi permanenti spuntino di solito già a 6 d’età... quindi già da bambini si può subire un banale infortunio le cui conseguenze però rimarranno per tutto il resto della vita. Fortunatamente, indossare un paradenti, e farlo anche negli sport dove non è ancora obbligatorio (pallacanestro, calcio, baseball, sci...), garantisce ai denti di stare al sicuro e fa in modo che lo sport sia veramente sinonimo di “stare bene”.
Oggi parleremo di come effettuare da soli un’efficace prevenzione dalle malattie orali.
L’igiene orale preventiva, un’illustre sconosciuta fino a pochi decenni fa, è principalmente una questione di abitudini personali. Una corretta routine quotidiana di pulizia e cura della bocca, soprattutto se assimilata già quando si è bambini, comporterà come premio, nel corso degli anni, una significativa riduzione delle malattie gengivali, delle carie o di altre patologie del cavo orale... in pratica una vita migliore. Di seguito elencheremo i 5 principali comportamenti che ognuno di noi deve assumere se vuole effettuare un’efficace prevenzione; sembrano tanti, ma sono tutti molto semplici!
Spazzolare bene i denti
Essere metodici nelle abitudini di prevenzione è fondamentale per assicurarne il successo; tutto ciò vuol dire che basta “sgarrare” di poco per inficiare il lavoro precedente. Infatti, in pratica basta un giorno senza spazzolare i denti per provocare un peggioramento della salute orale. Come mai?
L’imputata è la placca batterica, ovvero quella pellicola composta di batteri cariogeni (cioè che provocano la carie) che avvolge i denti e che se non viene eliminata ogni giorno usando lo spazzolino almeno due volte, alla mattina dopo colazione e alla sera prima di dormire, si accumula nella zona dei colletti dentali stratificandosi e formando il tartaro, un deposito mineralizzato (quindi molto duro) che non può più essere rimosso dallo spazzolino o dal filo interdentale (per eliminarlo è necessaria la pulizia dentale professionale eseguita da un dentista o da un’igienista dentale).
Lavarsi i denti prima di colazione, non dopo
Anche se è controintuitivo, molti dentisti consigliano di lavarsi i denti al mattino, appena svegliati; se invece, come d’abitudine per molte persone, ci si lava i denti subito dopo aver fatto colazione, le setole dello spazzolino incontreranno uno smalto dentale “ammorbidito” e più soggetto a danneggiarsi. Tutto ciò dipende dal fatto che la colazione tipica contiene cibi acidi e zuccherati (come i succhi di frutta) che abbassano il pH della bocca acidificandolo, e quindi indebolendo lo smalto dei denti. Non è una condizione permanente, perché la saliva, a patto che gli venga concesso il tempo di agire, con la sua azione regolatrice ripristina nel giro di alcuni minuti un ambiente orale dal pH più “neutro”. Al contrario, se ci si spazzola i denti subito dopo aver mangiato, si rischia di erodere lo smalto oltre le capacità della saliva di rimineralizzarlo. Quindi, nel caso si scelga comunque spazzolare i denti dopo colazione, è meglio attendere circa 30-40 minuti, dando tempo allo smalto dentale di riacquistare la sua durezza. Quello che si può fare subito dopo colazione, e in generale dopo ogni pasto (anzi, che si dovrebbe fare), è risciacquare la bocca con acqua fresca.
Il filo interdentale non è opzionale
Il filo interdentale va impiegato una volta al giorno, preferibilmente alla sera, prima di coricarsi per la notte. Ogni volta il filo dev’essere usato fino a quando non saranno ripuliti tutti gli spazi interdentali delle due arcate (di solito bastano 1 o 2 minuti), passando lungo i bordi dei denti fino ad arrivare, con molta attenzione, nella zona del colletto gengivale, cioè dove il dente spunta dalla gengiva. Per chi è ancora inesperto sarà facile ferire le gengive in questa zona, ma si tratta di infortuni di poco conto. Quello che più importa è acquisire una buona manualità, perché è proprio quella la zona che va più ripulita, dato che lì si annida la maggior parte della placca batterica.
Il filo andrebbe sempre usato prima dello spazzolino; in questo modo il Fluoro contenuto nel dentifricio riuscirà a penetrare nelle zone tra dente e dente, non più occluse da frammenti di cibo, rinforzando lo smalto dentale.
Il tabacco, un nemico anche della salute orale
Fumare tabacco – sigarette, sigari o pipa è uguale – è dannoso per la salute orale a causa della nicotina e delle sostanze chimiche che risultano dalla combustione e che entrano in contatto con i tessuti interni della bocca. Il tabacco inibisce le difese immunitarie e quindi favorisce la proliferazione dei batteri che ognuno di noi possiede all’interno della sua bocca. Proprio a causa di quest’azione nociva, il fumo è tra le principali cause della Gengivite e dello stadio più avanzato delle malattie gengivali, la Parodontite.
Anche il cancro orale (al 5° posto tra i tumori più diffusi in Italia tra i maschi nella classe di età tra i 50 e i 69 anni) vede il fumo, così come l’alcool, tra i fattori che ne aumentano il rischio d’insorgenza.
Indossare il paradenti durante lo sport
“Sport” vuol dire salute anche se a volte non è così per i denti degli atleti. Infatti, tra gli infortuni più frequenti che occorrono durante la pratica sportiva ci sono quelli ai denti. Gli urti con mazze, dischi, racchette, ostacoli di varia natura, i contatti fisici con altri giocatori, e le semplici cadute a terra causano ogni anno milioni di incidenti dentali tra gli sportivi di tutto il mondo. I denti più soggetti a danneggiarsi sono gli incisivi frontali ed bene notare come gli incisivi permanenti spuntino di solito già a 6 d’età... quindi già da bambini si può subire un banale infortunio le cui conseguenze però rimarranno per tutto il resto della vita. Fortunatamente, indossare un paradenti, e farlo anche negli sport dove non è ancora obbligatorio (pallacanestro, calcio, baseball, sci...), garantisce ai denti di stare al sicuro e fa in modo che lo sport sia veramente sinonimo di “stare bene”.