Lo sapevi che… anche il carattere influisce sulla salute della bocca?

Essere positivi potrebbe essere un vantaggio anche per la tua salute orale.
Essere positivi potrebbe essere un vantaggio anche per la tua salute orale. Al contrario, coloro che tendono ad avere un carattere più difficile potrebbero essere più soggetti a problemi del cavo orale.
Questo è quanto suggerisce uno studio condotto da un gruppo di ricercatori Italiani coordinati da Pierpaolo Cortellini, socio attivo della SIdP (Società Italiana di Parodontologia e Implantologia) e dal professor Carlo Bertoldi dell’università di Modena e pubblicato sulla rivista Acta Odontologica Scandinava.
Come mai uno studio di questo tipo? Gli esperti hanno voluto indagare se diversi tratti di personalità possono avere un impatto sulla salute della bocca ed essere in relazione con risultati clinici ottenibili con il trattamento di alcune problematiche parodontali.
COME È STATO REALIZZATO LO STUDIO
La ricerca ha coinvolto 40 pazienti affetti da gengivite o parodontite di grado moderato e suddiviso in tre momenti.
•Come primo step i pazienti hanno compilato dei questionari che avevano l’obiettivo di delineare la personalità e la tendenza a ansia e depressione.
•Come secondo step i pazienti hanno seguito il percorso di cura parodontale più opportuno per il loro caso.
•Come terzo step i pazienti sono stati rivalutati dopo 18 mesi.
COSA È EMERSO DA QUESTO STUDIO?
Dallo studio è emerso come alcuni tratti della personalità, come la forte tendenza all’introversione, possono far si che i risultati clinici della terapia parodontale siano inferiori rispetto alle attese.
“La personalità è una entità bio-psico-sociale ed è pertanto parte integrante non solo della psiche ma anche della biologia dell’individuo”, spiega Cortellini, e sicuramente influenza ed ha influenzato il comportamento dei pazienti durante la loro vita.
“L’utilità di questo studio nella pratica clinica – spiega Cortellini – è nel suggerire l’importanza di individuare e considerare i tratti di personalità del paziente e costruire progetti di terapia che possano adattarsi alle diverse personalità aiutando il paziente stesso a superare i suoi problemi e ad accompagnarlo nel tempo non solo durante le fasi più “attive” della terapia parodontale ma anche durante la terapia di “supporto” (rappresentata dai richiami per igiene orale e monitoraggio delle condizioni di salute orale indispensabili per la prevenzione secondaria delle parodontiti, ovvero per ridurre il rischio di recidive), che in questo genere di malati dura praticamente tutta la vita. Affrontare tutti nello stesso modo è molto rischioso, perché alcuni potrebbero rispondere alla terapia in modo non adeguato”, conclude l’esperto.
Fonte ANSA
E tu che carattere hai? Non preoccuparti, la prevenzione è sempre un primo passo efficace per combattere malattie dentali.
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