Meglio un’otturazione o un intarsio?

La carie purtroppo ha accompagnato l’Umanità sin dai suoi esordi, per poi esplodere come malattia endemica con l’Epoca Moderna e la progressiva introduzione dello zucchero nella nostra dieta.

Oggi, nonostante decenni di campagne informative sull’igiene dentale, la carie è a tutti gli effetti la malattia cronica più diffusa sia tra i bambini che tra gli adulti. Basti pensare che l’otturazione è senza dubbio l’intervento più eseguito dai dentisti di tutto il mondo, con milioni di interventi eseguiti ogni giorno. L’intarsio, d’altra parte, è un intervento conservativo sempre più utilizzato per “salvare” un dente altrimenti compromesso.
Scopriamo insieme quando è meglio procedere con una normale otturazione e quando è preferibile l’intarsio.

Il fondamentale dell’Odontoiatria: l’otturazione

La procedura per curare una comune carie è sempre la stessa da più di un secolo:
  • Anestesia locale (si può evitare su richiesta per alcune carie superficiali).
  • Rimozione meccanica (attraverso testine rotanti ad alta velocità) del tessuto infetto.
  • Preparazione della cavità creata dall’azione dei batteri cariogeni e riempimento del “buco”.

Otturazioni, che materiale usare?

Per decenni il materiale standard per otturare una carie è stato l’amalgama, ovvero una lega metallica contenente Mercurio. Per questo motivo, nonostante ci siano ancora dei dentisti che lo impiegano, l’amalgama metallico sta andando rapidamente in disuso. La maggior parte dei dentisti usa invece la resina bianca composita, molto più bella esteticamente e che non comporta problemi di allergie ai metalli nei pazienti.

Al di là dell’ottimo aspetto estetico, c’è da dire che la resina comunque non dura quanto l’amalgama, perché subisce più facilmente delle microscopiche infiltrazioni nel punto di giuntura tra tessuto naturale del dente e materiale artificiale.

Questo non è certamente un buon motivo per tornare alle antiestetiche otturazioni grigio/nere dell’amalgama, ma piuttosto fa da sprone per migliorare la propria igiene orale: dei denti puliti e sani, oltre a favorire una migliore salute generale, rendono meno probabili le infiltrazioni batteriche e quindi permettono una durata molto più lunga dell’otturazione in composito.

È giusto curare le carie dei bambini?

Come regola generale sì, è giusto curare una malattia anche se si trova su un dente da latte destinato a cadere da lì a uno o due anni. Questo per la salute generale e il benessere del piccolo paziente. Tuttavia, se effettivamente il dentista dovesse accorgersi che il dente malato cadrà nel giro di poche settimane o mesi, probabilmente sarà lui stesso il primo a consigliare di non intervenire o di estrarre il dente.

Intarsi, a chi sono destinati?

In generale l’intarsio viene consigliato per ragioni di resistenza meccanica durante la masticazione quando  l’area compromessa da una carie riguarda tutta o buona parte della faccia superiore di un premolare/molare, ma quest’ultimo è ancora vitale (l’infezione non si è estesa alla polpa).

Nella pratica i pazienti più frequenti degli intarsi sono coloro che avendo effettuato un’otturazione diversi anni prima, nel frattempo l’hanno vista infiltrarsi con lo sviluppo di una nuova carie, la quale ha ricominciato la sua opera distruttiva al di sotto del “tappo”.  In questi casi una nuova otturazione potrebbe durare molto poco, dato che ormai la perdita di tessuto naturale del dente ha superato una certa ampiezza. Anche una devitalizzazione con successiva corona non è consigliabile, dato che il dente è comunque ancora vivo e quindi da preservare il più possibile. In questi casi viene proposta una protesi parziale, ovvero un intarsio.

Di che cosa sono fatti gli intarsi?

Attualmente i materiali più utilizzati sono il composito (o “resina”) e la ceramica.
Ovviamente la ceramica offre le prestazioni migliori sia dal punto di vista estetico che per la resistenza e durata, ma c’è da considerare che il composito è facilmente riparabile tramite l’aggiunta di altro composito, mentre in caso di rottura dell’intarsio in ceramica bisogna procedere la fabbricazione di una nuova protesi.

Inoltre, si può scegliere anche la Zirconia: unisce un’elevata qualità estetica ad una resistenza alla rottura molto superiore a quella della ceramica.

Gli intarsi sono sempre più richiesti.

La richiesta di eseguire un intarsio è una tendenza in costante aumento nel mondo dell’odontoiatria. Il fatto è che con il progresso della società, aumenta sempre di più la consapevolezza dell’importanza della salute orale, in sostituzione dell’antica noncuranza per le questioni odontoiatriche. Al giorno d’oggi, contrariamente a qualche decennio fa, un dente in più o in meno non è la stessa cosa, e le persone cercano giustamente di conservare il più a lungo possibile i propri denti naturali. L’intarsio serve proprio a questo, a regalare ad un nostro dente ancora lunghi anni di vita!

 

 

 




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